SCIA edilizia a Roma: nuovi limiti ai poteri comunali

Un importante aggiornamento per cittadini e tecnici a Roma: la sentenza del Consiglio di Stato definisce tempi e modalità di intervento delle amministrazioni sulla SCIA edilizia.

Chi presenta una SCIA edilizia a Roma deve sapere che il Comune ha poteri limitati per sospendere o bloccare l’intervento. La recente sentenza n. 3631/2025 del Consiglio di Stato chiarisce in modo netto quando e come il Comune può esercitare i poteri inibitori, rafforzando la certezza giuridica per cittadini e professionisti.

SCIA edilizia: cosa prevede la legge

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività permette l’avvio di molti interventi edilizi senza bisogno di autorizzazioni preventive. Tuttavia, il Comune può intervenire entro 30 giorni dalla presentazione della SCIA per bloccare i lavori, ma solo se esistono gravi motivi legati alla normativa urbanistica ed edilizia.

Oltre i 30 giorni? Solo con annullamento d’ufficio

Trascorso il termine dei 30 giorni, l’Amministrazione può agire solo tramite annullamento d’ufficio, ma in questo caso:

  • Deve esserci un interesse pubblico concreto,
  • L’atto dev’essere manifestamente illegittimo,
  • L’intervento dev’essere tempestivo e motivato.

Cosa cambia per i tecnici e i cittadini romani

Per chi si occupa di pratiche edilizie a Roma, questa sentenza è molto rilevante: impone alle pubbliche amministrazioni di agire nei tempi e nei modi stabiliti dalla legge, evitando interventi arbitrari o tardivi.

Il nostro studio tecnico, attivo su tutto il territorio di Roma (Largo Riccardo Monaco, Prati, Tor Vergata, EUR), assiste cittadini e imprese nella corretta gestione della SCIA e nella tutela dei propri diritti nei confronti dell’Amministrazione.


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